venerdì 31 luglio 2009

Filattiera

Matteo è Zingaro (questa la sua attività) ed è amico del Selvatiko (vedi post precedente). Il tam-tam via e-mail del mio passaggio è un ospitata all inclusive in quel di Filattiera, simpatico comune toscano che sta al confine ligure (un casino regionale !!)

Ad ogni buon conto, questo post per ringraziare Matteo (col quale non ho scattato nemmeno una foto per la fretta), Paolo (che si è lamentato per il conto dopo aver fatto il brillante nell'offrirmi la cena - hai insisitito tu e io avevo consumato troppe energie per limitarmi ad una pizza !!) e soprattutto mamma Olga e babbo Elio, splendidi.









giovedì 30 luglio 2009

Parma - Pontremoli

Sveglia presto, h 5e30 (martedi 21 luglio), colazione col papà e partenza per parma h 6e20, con bici nel bagagliaio del bus. Un paio di foto ricordo nella Piazza del Duomo romanico di Parma e ritorno in stazione per prendere la strada verso Fornovo e il Passo della Cisa (aiuto !!).


















Alla seconda rotonda incontro Gino, un ciclista che curioso mi si affianca, chiedendomi dove stessi andando. Inizia ad indicarmi una strada quasi parallela alla ss62, la sp15, che passa da Sala Baganza, meno trafficata, più agevole (col bagaglio) e ombreggiata. Mi chiede di seguirlo fino al ritrovo con un gruppo di ciclisti, mi offre la colazione e mi accompagnano.
















Dopo pochi km incontro Claudio, un ciclista parmense amante del cicloturismo e della montagna, diretto a Berceto. Iniziamo a pedalare insieme, chiacchierando (cosa che mi rivela essere insolita per lui, viaggiatore solitario amante del silenzio della natura), ci fermiamo per una breve sosta-caffè a calestano e decide di accompagnarmi fino al passo (foto).

Papi


Piacenza - Parma

Martedi 21 luglio. L'incontro col pellegrino francese in viaggio lungo la Via Francigena, foto di rito e partenza per Parma dove arrivo per le 13.00 dopo diversi km da incubo (caldo, traffico...ecc!)sulla via Emilia.

Pranzo e prendo il bus per San Polo di Torrile (con bici al seguito) dove mi aspetta mio padre che lavora nella stazione del paese. Primo vero pomeriggio di sosta semi-rilassante!



mercoledì 29 luglio 2009

Piacenza

Lunedì 20 visita alla città di Piacenza e, in particolare al Duomo romanico La cattedrale, dedicata a Maria Assunta, nasce come sostituzione di un precedente edificio intitolato a santa Giustina, sorto intorno all'885 in un luogo ancora oggi non precisabile e comunque scomparso con il terremoto del 1117.

La genesi dell'attuale monumento, del quale rimane ancora ignota la paternità progettuale, inizia nel 1122 quando il Vescovo Aldo dei Gabrieli ne pose le fondamenta, in un'epoca quindi che vide la formazione delle grandi fabbriche romaniche lungo la via Emilia, vigorose testimonianze di quel prodigioso risveglio economico e culturale che caratterizzò l'XI e il XII secolo.

La costruzione si svolse probabilmente in tre fasi e sempre con il sostanziale contributo finanziario della Corporazioni di Arti e Mestieri (Paratici), ricordate nelle formelle infisse sulle colonne interne alla chiesa. Inizialmente (1122-55) si sarebbe provveduto all'innalzamento della pareti esterne e delle navate, poi (1179-1235) del transetto, dell'abside e del tiburio, quest'ultimo realizzato sotto la direzione del piacentino Rainaldo Santo da Sambuceto.

Infine si inserì sulla sinistra del tempio l'alto campanile, completato nel 1341 da Pietro Vago con una statua raffigurante un Angelo in rame dorato, e si diede corpo alla cappella del battistero in onore delle sante Caterina e Orsola.

martedì 28 luglio 2009

Volpedo

La pieve apre alle 16.00, quindi mi fermo nel bar della piazza per pranzo cominciando a chiacchierare col solito gruppo di curiosi che mi offre caffè e gelato e contatta la custode delle chiavi chiedendole di affrettarsi ad aprire la pieve. Grazie Nadia!















La Pieve di San Pietro costituisce il principale monumento storico di Volpedo. Già citata in documenti del X secolo, fu rimaneggiata nel XV secolo. All'interno si trovano affreschi, alcuni anche pregevoli, attribuiti alla scuola dei tortonesi fratelli Manfredino e Franceschino Boxilio (XV - inizio XVI secolo), scuola attiva anche presso il Duomo di Milano.
L'edificio (citato per la prima volta in una pergamena del 965) ha una struttura in mattoni e ciottoli di fiume. La facciata a salienti lascia intuire, all'interno, la presenza di tre navate; l'altezza delle navate laterali, che era in origine assai più bassa (come è ancor'oggi visibile nella vicina e coeva pieve di Viguzzolo), fu innalzata nella ricostruzione del XV secolo.
Sulla facciata si trova un portale ogivato, di fattura assai semplice, e sono utilizzate decorazioni a lesene disposte asimmetricamente.Scomparse le originarie absidiole che chiudevano le navate laterali, è rimasta solo l'abside maggiore, ornata da lesene con archetti pensili. L'interno è a tre navate, divise da file di quattro pilastri quadrangolari che sorreggono archi a sesto acuto o a tutto sesto; la copertura è a capriate.
Partenza h.16.00 per Piacenza, lungo la via francigena. Arrivo in serata e ricerca dell'Ostello Don Zermani. E chi se la scorda via Luigi Zoni, nessun piacentino sa dov'è...









Alessandria - Piacenza

Partenza da Alessandria alle 7.00 del 19 luglio. Dopo Tortona faccio tappa a Viguzzolo, comunità collinare Basso Grue-Curone in provincia di Alessandria e mi fermo al bar della piazza a fare colazione e intanto chiedo informazioni sulla pieve di santa Maria Assunta.















Mi dicono che aprirà nel pomeriggio e mi chiedono, curiosi, notizie del viaggio. Intanto un tizio chiama il custode delle chiavi e dopo mezz'ora sono nella pieve col signor Valter Ponta, che me ne racconta la storia.... grazie!













Su indicazione di Valter faccio la seconda deviazione della giornata, per Volpedo, uno dei Borghi più belli d'Italia...dove il celebre pittore Pellizza Da Volpedo dipinse alla fine dell'ottocento il famoso quadro "Il quarto stato".

Selvatiko

Nella preparazione di questo giro, un bel ringraziamento è per l'amico-selvatiko (il suo nick name), Mauro Vanoli, comasco, conosciuto quando nella sua città studiavo-vivevo.

Sue le tre borse della bicicletta (che riportano il suo logo), regalo gradito e sicuramente utile al pari dei suoi mille preziosi consigli nelle decine di telefonate e scambi-mail, a definire quasi tutto di quest'avventura.

Trovate qualcosa sul suo conto alle pagine del suo sito internet. Stupitevi pure : http://www.selvatiko.com/









Buona la prima

Come detto, 18 luglio, prima tappa, da Torino ad Alessandria. Lungo la via un paio, anzi tre, incontri interessanti. La chiesa romanica di Cortazzone e quella di Montechiaro d'Asti (purtroppo chiuse).

















Pieve di San Pietro (a dx nella foto in basso). Questa chiesa si trova ai margini dell'abitato di Portacomaro Paese sulla strada che conduce verso Scurzolengo, viale Degiani.
L'edificio è situato quasi al termine del viale, in un parco privato ove un tempo sorgeva l'antico cimitero; la si trova in alto sulla destra, quasi a dominare lo stesso viale Degiani.















E' stata recentemente restaurata (inaugurazione il 6 maggio 2000) ed illuminata, fornita di scala di accesso in mattoni a vista con scalini in pietra, inoltre è stata rimossa la vegetazione che la nascondeva e soffocava.
Alla scala si accede direttamente dal viale tramite un cancello pedonale. La chiesa è di proprietà privata, però è stata data in gestione per trent'anni al Comune di Portacomaro.

lunedì 27 luglio 2009

Torino - Alessandria

Sabato 18 luglio. Partenza da Torino, direzione Moncalieri, per incontrare Ermanno, un mio amico che mi accompagnerà in bici fino al bivio di Villanova d'Asti.

Prima però un saluto all' officina amica che mi ha dato una mano nell' allestimento della bicicletta, dispensandomi consigli, adoperandosi per adattare questo e quell' altro componente e scontandomi da listino il tutto.

Il mio Grazie a Cristian Quagliotti e alla sua Bottega (Quagliotti Bici, via Mameli 1, Torino).









Partenza

Il cavalletto che si ritrae, il portone che si apre, la scarpa che s'infila nel puntapiedi.

E' sabato 18 luglio, si va.


Personalizzata














domenica 26 luglio 2009

Cariche

Una borsa a manubrio (piu avanti avrò modo di postare dei ringraziamenti per chi m'è stato di aiuto nella preparazione), due borse in coordinato al posteriore e qualche "tomo a tema".

Carica io (per la partenza) e carica la bici (per la partenza, appunto). Sabato 18 luglio, si va.















ps : domando scusa per il blog rimasto "immobile", confido di sistemarlo con le prossime ore

venerdì 17 luglio 2009

La bici


sabato 11 luglio 2009

Il percorso

L'itinerario mi riporterà indietro nella storia di oltre 1000 anni, alla scoperta di un periodo fondamentale dell'arte medievale.

Periodo che rinnovò profondamente l'architettura e la scultura monumentale in tutta Europa, in un momento di grande cambiamento, modernizzazione e di scambi, il Romanico che si caratterizza per il suo forte richiamo all'architettura romana antica, per la sobrietà e l'armonia delle forme.












Visiterò i suoi monumenti simbolo in Italia, in un percorso da Nord a Sud, pedalando lungo più di 1000 km di bellezze artistiche e paesaggistiche d'Italia.

Il progetto

Prende vita l’idea di un viaggio alternativo all’insegna del turismo lento, in compagnia di una bicicletta, alla scoperta della geografia dell’Arte Romanica nei borghi medievali.

L’avventura culturale di un insolito ritorno, pedalato, nella mia terra di origine. Da Nord a Sud, un percorso lungo più di 1000km da Torino a Bovino, uno dei borghi più belli d’Italia, in Puglia.

Consapevole di cadere nella retorica del “già fatto da altri”, senza pretese di riconoscimenti, prendo in mano le energie maturate in mesi di allenamento e quelle legate “ad ogni inizio”.

Il resto? Il resto è il desiderio di toccare con mano le sfumature del nostro Paese, di quest’Italia che saprà suggerirmi i motivi che stanno tra la partenza ed il ritorno a casa.

Desiderio, (nota da restauratrice ciclo-ambientalista) di tramandare alle successive generazioni questo immenso patrimonio culturale e ambientale, in larga parte sconosciuto ai più.

Il valore della bellezza sta nel suo potere di guida : a “due passi” da casa ci sono mondi che non conosciamo e la possibilità di trascorrere vacanze davvero “esclusive”.

Un alternativa ai “non luoghi” delle città e un’alternativa di vita, perché come diceva Pound, “il procedere lento è bellezza”.

giovedì 9 luglio 2009

Pedalarte 2009


Un po' di storia

Pugliese d’origine, di Bovino (Foggia), mi trasferisco a Como all’età di 18 anni, per seguire un corso di studi sull’arte e sul restauro dei dipinti murali.

Nel 2002 inizia la mia esperienza lavorativa nei cantieri di restauro : a Milano nella chiesa di Santa Maria delle Grazie e a Monza, nella Villa Reale.

Nel 2005 mi trasferisco a Torino per seguire un progetto di restauro all’interno della Reggia di Venaria Reale, in vista delle Olimpiadi Invernali.

Nel percorso giornaliero fino al cantiere, mi accompagna spesso una bicicletta. Non si tratta più della bici da città che usavo a Como per le passeggiate sul lungo lago o per fare brevi percorsi da un paese all’altro, ma di una mountain bike.

Giorno dopo giorno, accumulando km nelle gambe ed energie nella mente, cresce anche la voglia di avventura.

Si comincia col Piemonte, da esplorare sui pedali : dal Monferrato alla Valle di Susa, dalla Val Chisone alle Langhe, al Canavese, le colline torinesi, i parchi, fino alla prima vera “sfida”, un giro del Sestriere, nel luglio del 2006.

Matura il desiderio di un vero e proprio ciclo-viaggio e nell’agosto del 2007 percorro le strade del Belgio in sella ad una bicicletta da corsa : da Liegi a Brugge, fino ai confini dell’Olanda, affrontando sulla strada del ritorno, i passi alpini della Valtellina da Tirano a Livigno, comprese le pendenze del Mortirolo.






A conclusione di quel viaggio, dopo 1200km di fatica e di soddisfazioni, la promessa che ci avrei riprovato con un’esperienza in solitaria e bagaglio “a bordo”.

E’ venuto quel momento : Pedalarte 2009